Non si può escludere che da qui a breve il Governo nazionale adotti un provvedimento d'urgenza di sospensione per alcuni mesi di una parte almeno delle aste immobiliari. Una speranza che sembra essere più concreta alla luce delle parole pronunciate ieri dal Premier Enrico Letta nel discorso alla Camera dei Deputati: "In Consiglio dei Ministri approveremo nuove misure per accelerare la giustizia civile, compresa una riforma complessiva delle esecuzioni". Confermo che il testo di un decreto legge che con un solo articolo sospenderebbe fino al 31 agosto 2014 le aste immobiliari che abbiano ad oggetto le uniche case di valore fino a duecentomila euro in cui sia anagraficamente residente il debitore e gli unici immobili strumentali all'esercizio delle imprese agricole, artigiane e commerciali e a tale uso concretamente adibite è stato redatto, definito e trasmesso al Governo e che dai contatti di queste ore risulta essere in corso il suo esamein sede politica e legislativa. Se il Consiglio dei Ministri decidesse di emanare quest'atto nelle more della riforma della disciplina secondo il testo del DDL proposto dalla Conferenza dei Sindaci - sostenuto da un cartello di associazioni nazionali, fatto proprio da gruppi politici di ogni collocazione e una settimana fa adottato dalla Giunta di Governo della Sicilia - concorrerebbe a salvare in tutto il paese dalla marginalità e dalla disgregazione sociale decine di migliaia di cittadini e di imprese che a causa del precipitare della crisi degli ultimi anni - e dunque a prescindere dalla propria volontà - non hanno potuto e non possono onorare i propri debiti nei confronti dello Stato e degli istituti bancari. Per questo guardiamo fiduciosi Consiglio dei Ministri: la politica e le istituzioni possono dare un segnale di buona politica e di vicinanza alle problematiche delle comunità e dei territori.
giovedì 12 dicembre 2013
martedì 19 novembre 2013
"Impignorabilità e riforma delle riscossioni: dalla Sicilia una spinta al cambiamento del Paese ": Convegno a Vittoria il 21 Novembre
Il 21 novembre, a distanza di sei mesi esatti dalla tragedia che, con la morte di Giovanni Guarascio, l'operaio che si diede fuoco per salvare la propria abitazione, sconvolse la nostra città e l'opinione pubblica nazionale, l'Amministrazione Comunale ha promosso un convegno - che si terrà con inizio alle ore 16 di giovedì 21, nell'ex Convento dei Frati minori di piazza del Popolo - dal tema: "Impignorabilità e riforma della riscossione: dalla Sicilia una spinta al cambiamento del Paese". Finalità dell'importante appuntamento è la definizione dell'iter parlamentare di discussione ed approvazione dello schema del disegno di Legge sulla impignorabilità della prima casa e la riforma del sistema di riscossione, predisposto dall'Amministrazione Comunale, fatto proprio da centinaia di amministrazioni locali e da numerose associazioni nazionali, trasmesso al Presidente del Consiglio dei Ministri e ai Presidenti delle due Camere e depositato da rappresentanti di alcune formazioni politiche (PD - M5S) come proposta di Legge al Parlamento nazionale e, ai sensi dell'art. 18 dello Statuto siciliano, all'Ars. Al convegno sono stati invitati a partecipare i rappresentanti di tutti i gruppi parlamentari, le presidenze nazionali di Libera ed Avviso pubblico, e il Vescovo della Diocesi di Ragusa anche in considerazione dell'apprezzamento per l'iniziativa già formalmente manifestato dalla Conferenza Episcopale Siciliana. Secondo l'Assessore alla Trasparenza Piero Gurrieri, che coordina l'iniziativa della conferenza dei Sindaci costituita su questo tema, "è giunto il momento in cui occorre che le parole lascino spazio ad azioni concrete che possano impedire nel futuro non solo il ripetersi di drammi come quello del 14 maggio 2013, ma anche che centinaia di migliaia di nuclei familiari nell'intero Paese siano consegnati alla marginalità e all'esclusione sociale. E' quindi necessario riformare immediatamente un sistema in alcune parti irrazionale e in altre iniquo e per questo chiediamo a tutte le formazioni politiche di sposare formalmente e compiendo i passi conseguenti un progetto nato dal basso che può consentire il raggiungimento di questo obbiettivo".
sabato 9 novembre 2013
Giacchi e Cirnigliaro sospendono il digiuno. Gurrieri: concordata linea comune con i parlamentari
Sulla sospensione della protesta da parte di Angelo Giacchi e Giovanni Cirnigliaro, si registra l'intervento dell'Assessore Piero Gurrieri, che fa anche il punto sulle decisioni assunte nella serata di ieri a Ragusa. "Ieri sera" - racconta l'Assessore - "mi sono recato a Ragusa per incontrare Angelo Giacchi e Giovanni Cirnigliaro, che stavano ancora digiunando davanti la prefettura. Ci eravamo sentiti durante questi giorni e ieri mattina avevamo commentato insieme alcuni sviluppi della vicenda". Continua Gurrieri: "Ieri ho innanzitutto ribadito loro la solidarietà della città di Vittoria, che era già stata espressa dal sindaco, avv. Giuseppe Nicosia, invitandoli a sospendere - tenuto conto soprattutto delle loro condizioni di salute - la loro sacrosanta protesta. Sono felice dell'esito dell'incontro con il Prefetto Annunziato Vardè, delle garanzie da lui offerte e della conseguente decisione, assunta dai due amici, di sospendere il digiuno e di tornare a casa. L'opinione pubblica e le istituzioni, d'altra parte, hanno compreso perfettamente il loro messaggio e ora i gesti devono lasciare spazio alle azioni concrete. Proprio per questo, ieri sera, dopo esserci sentiti durante la giornata, la sen. Venerina Padua (Pd), il sen. Govanni Mauro (GAL), l'on. Vanessa Ferreri (M5S), l'on. Orazio Ragusa (UDC) e io, in rappresentanza delle amministrazioni che hanno sottoscritto la proposta di legge che, se approvata, costituirà la soluzione di quasi tutti i problemi a base della protesta, ci siamo incontrati e, insieme ai due amici, con cui abbiamo voluto mettere in comune questa strategia, abbiamo definito i prossimi passi. La proposta, la stessa che ieri il M5S, e prima alcuni senatori del PD (Lumia ed altri) hanno deciso di fare propria, e che in minima parte (impignorabilità prima casa e divieto fermi amministrativi su beni mobili registrati delle imprese) è stata recepita ed è legge dello Stato da settembre, sarà condivisa alla Camera e al Senato da tutti i parlamentari che desiderano essere con noi in questa battaglia di giustizia e moralità. Che subito dopo chiederanno che le (identiche) proposte siano riunite, e discusse, per una rapida approvazione del Parlamento. Se l'unità di intenti avrà la meglio sulle differenze e sulla logica delle "bandierine" raggiungeremo un grandissimo risultato e impediremo che si ripetano altre tragedie della disperazione. E il 21 novembre faremo il punto a Vittoria alla presenza di tutti, comprese le grandi associazioni nazionali che abbiamo coinvolto in questa battaglia. Ricorrono i sei mesi dalla tragedia che abbiamo vissuto ed esiste l'obbligo morale di capire se potremo riuscire, quanto meno, a fare in modo che quella perdita non sia inutile".
venerdì 8 novembre 2013
Il M5S fa propria la nostra Proposta di Legge. Gurrieri: fatto determinante.
Commentando la notizia, diffusa ieri sera dagli organi di informazione, circa l'avvenuto deposito da parte del gruppo parlamentare all'ARS del M5S, di una proposta di legge sulla riforma dei meccanismi di esecuzione immobiliare e dei sistemi di riscossione dal testo identico a quello fatta propria prima dall'amministrazione comunale cittadina e, in un secondo momento, da centinaia di amministrazioni ed enti associativi di ogni parte del paese, l'Assessore alla Trasparenza ed estensore della proposta, Piero Gurrieri, ha dichiarato: "Ho appreso ieri sera, con gioia, che il testo della nostra proposta è stato integralmente fatto proprio dal M5Stelle, il cui gruppo parlamentare ha presentato un ddl ai sensi dell'art. 18 dello Statuto siciliano, e mi sento di esprimere sia alla prima firmataria della proposta, on. Vanessa Ferreri che ai numerosi parlamentari che l'hanno sottoscritta, l'apprezzamento mio personale e della conferenza dei sindaci. La condivisione pubblica della proposta da parte del M5S, che fa seguito a quella di un nutrito gruppo di senatori del PD, espressa con il deposito della proposta al Senato, e a cui potrebbe seguire, da qui a poco, quella del presidente e della giunta regionale siciliana e di rappresentanti di altre formazioni politiche, potrebbe assumere un valore determinante, soprattutto se, trattandosi di una proposta da sottoporre al voto del Parlamento, il M5S intenderà, come ho ragione di ritenere, farsene carico con i propri gruppi parlamentari alla Camera e al Senato. Proprio perché la posta in gioco è altissima e si stanno determinando le condizioni per un cambiamento di portata epocale, desidero invitare tutti alla massima responsabilità. Riusciremo nell'intento se ciascuna formazione politica saprà guardare non tanti al proprio interesse particolare, ma a quello generale del paese, mettendo quindi da parte quelle contrapposizioni che potrebbero rallentare o addirittura impedire la messa a regime, in tempi rapidi, di norme destinate a incidere sui destini di circa un milione di italiani. Sarebbe imperdonabile se un'opportunità concreta di giustizia sociale e moralizzazione fosse sacrificata sull'altare dei politicismi e delle logiche di schieramento, ed è per questo che occorre che tutti profondano il massimo impegno"
giovedì 7 novembre 2013
Protesta di Ragusa, Gurrieri: il Governo adotti un Decreto Legge. Il prossimo 21 novembre ci confronteremo a Vittoria ricordando Giovanni Guarascio.
In relazione alla protesta inscenata da alcuni giorni, di fronte il palazzo della Prefettura, da un presidio di enti ed associazioni, tra le quali Altragricoltura, Libera, Antiracket Sicilia, Sos impresa Sicilia, Articolo1, e da un imprenditore, Angelo Giacchi, si registra la presa di posizione dell'Assessore alla Trasparenza del Comune di Vittoria, e portavoce della Conferenza dei Sindaci, Piero Gurrieri: "Desidero innanzitutto associarmi al Sindaco di Vittoria, avv. Giuseppe Nicosia, nell'esprimere ai promotori di questa condivisibile iniziativa di protesta, messa in campo con generosità e senza risparmio di energie, anche la mia solidarietà. Penso che essa sia utilissima per sensibilizzare l'opinione pubblica, e per indurre finalmente la classe politica, ed in particolare quanti hanno incarichi parlamentari e di governo, e tutti coloro che possono giocare un ruolo determinante in una riforma del credito, delle esecuzioni e delle riscossioni, senza la quale è illusorio pensare di ottenere risultati concreti, ad abbandonare ogni attendismo, a misurarsi in modo diretto con queste problematiche, e ad assumere comportamenti coerenti con principi finora solo proclamati fornendo risposte adeguate a milioni di cittadini. È chiaro che non esistono scorciatoie, e che la classe politica non può pensare di scaricare su altri organi dello Stato la propria inerzia e le conseguenti contraddizioni di un sistema ingiusto che da anni sta generando e moltiplicando marginalità ed esclusione sociale. I magistrati non hanno infatti il potere, essendo chiamati ad applicare la legge, di bloccare o rimandare a tempo indeterminato la celebrazione delle aste, o di impedire, trattandosi di una possibilità incredibilmente consentita proprio dal legislatore, che a esse partecipino persone condannate per reati di mafia o di usura; inoltre, non sono stati finora posti a disposizione di procure e prefetture strumenti adeguati per non consentire la partecipazione alle aste di gruppi di speculatori spesso legati alle mafie. In secondo luogo, la classe politica non può neppure pensare di delegare ai sindaci e alle amministrazioni locali il compito di farsi carico, a valle, delle conseguenze della bancarotta di cittadini e imprese, della perdita delle loro case, della cessazione delle loro imprese e, in conclusione, di una crisi che moltiplica crisi. Quindi, tutti si assumano con trasparenza le proprie responsabilità. Esiste una proposta di legge, lanciata dall'amministrazione di Vittoria, fatta propria da centinaia di sindaci di ogni parte del paese e da numerose associazioni nazionali, tra cui proprio Libera, e trasmessa al Premier, ai Ministri e ai Presidenti delle Camere, che, se approvata, può garantire una soluzione a quasi tutte le problematiche alla base della protesta. Alcuni punti della proposta, ed in particolare alcuni di quelli riguardanti la riforma del sistema di riscossione, quali l'impignorabilità delle "uniche"abitazioni e il divieto dei fermi amministrativi sui beni mobili registrati delle imprese, il Parlamento ha recentemente legiferato, accogliendoli, mentre devono ancora essere tradotti in legge numerosi altri punti, tra cui quelli riguardanti le esecuzioni "bancarie" e la moralizzazione delle aste immobiliari. La nostra proposta è stata peraltro fatta propria e depositata sotto forma di disegno di iniziativa parlamentare da alcuni senatori del P.D., tra cui il sen. Giuseppe Lumia, e sulla stessa si registra anche una forte attenzione da parte sia del Governo siciliano che del gruppo parlamentare del M5S. Prendo atto che, su questi temi, sono state pronunciate in queste ultime ore parole impegnative da parte di parlamentari quali il sen. Giovanni Mauro e l'on. Orazio Ragusa, che peraltro è un rappresentante autorevole della formazione politica (U.D.C.) che esprime, nella persona dell'on. Gianpiero D'Alia, l'unico Ministro siciliano. Esistono quindi tutte le premesse per una approvazione rapida, con le modifiche che saranno ritenute più opportune, del pacchetto e, in rappresentanza della Conferenza dei Sindaci costituitasi a seguito della tragedia del 14/21 maggio di quest'anno, chiedo al Ministro, di farsi promotore di un Decreto Legge, così da consentire, nell'immediato, risposte concrete ed efficaci. In occasione del semestre dalla tragedia, il prossimo 21 di questo mese, ci riuniremo a Vittoria, per fare il punto su quella che mi piacerebbe fosse chiamata la "Legge Guarascio". Ci saranno i sindaci, i parlamentari che hanno sposato questa causa, i rappresentanti delle associazioni nazionali. Sarebbe un fatto importante che il Ministro potesse essere presente, assumere degli impegni concreti e concludere una giornata che può dare un senso a quanto stiamo facendo e dire alla comunità siciliana che quella tragedia non è stata inutile".
giovedì 25 luglio 2013
La Camera dei Deputati accoglie una nostra proposta: eliminato il fermo amministrativo per beni mobili utilizzati da imprese agricole, industriali, commerciali e artigiane e da professionisti
La questione di fiducia posta dal Governo Letta sul D.L. "Fare" ha di fatto impedito la discussione e l'esame delle proposte che avrebbero potuto rendere migliore il testo.
Il D.L. è stato così licenziato dalla Camera nella sua formulazione originaria, con pochissime integrazioni proposte dalle commissioni.
Con una di queste è stata però accolta una nostra proposta (contenuta nel comma 4 dell'art. 1 del testo approvato dalla conferenza dei sindaci) e diretta a impedire il "fermo" di beni mobili strumentali all'attività di impresa o alle professioni.
La Camera ha infatti approvato la seguente modifica dell'art. 86 del DPR 602/1973: "m‐bis) all'articolo 86, il comma 2 è sostituito dal seguente: «2. La procedura di iscrizione del fermo di beni mobili registrati è avviata dall'agente della riscossione con la notifica al debitore o ai coobbligati iscritti nei pubblici registri di una comunicazione preventiva contenente l'avviso che, in mancanza del pagamento delle somme dovute entro il termine di trenta giorni, sarà eseguito il fermo,senza necessità di ulteriore comunicazione, mediante iscrizione del provvedimento che lo dispone nei registri mobiliari,salvo che il debitore o i coobbligati, nel predetto termine, dimostrino all'agente della riscossione che il bene mobile è strumentale all'attività di impresa o della professione».
Per effetto di questo emendamento, non potranno più nei fatti essere bloccati con il "fermo amministrativo" i beni mobili registrati necessari all'attività di imprese agricole, industriali, commerciali e artigiane, quali mezzi di trasporto di persone, merci e produzioni e mezzi funzionali alla produzione, quali trattori ed altre apparecchiature. In proposito, l'Assessore alla Trasparenza del Comune di Vittoria e delegato dalla Conferenza dei Sindaci, Piero Gurrieri, ha dichiarato: "Esprimo una moderata soddisfazione per questa innovazione, che consente alle imprese, ed in particolare a quelle di minime dimensioni, di non essere più soggette ad una procedura irragionevole e perfino odiosa, che fin qui le ha private della disponibilità dei mezzi essenziali per la prosecuzione dell'attività imprenditoriale. Ora la palla passa al Senato, che mi auguro possa apportare ulteriori e più incisive integrazioni, nel senso da noi richiesto, ad un testo i cui limiti sotto sotto gli occhi di tutti. In ogni caso, il nostro impegno non si ferma e, all'indomani della pubblicazione della legge di conversione del D.L. "Fare", ci riuniremo per capire quali convergenze politiche possono determinarsi per consentire l'approvazione di tutto il nostro pacchetto".
Il D.L. è stato così licenziato dalla Camera nella sua formulazione originaria, con pochissime integrazioni proposte dalle commissioni.
Con una di queste è stata però accolta una nostra proposta (contenuta nel comma 4 dell'art. 1 del testo approvato dalla conferenza dei sindaci) e diretta a impedire il "fermo" di beni mobili strumentali all'attività di impresa o alle professioni.
La Camera ha infatti approvato la seguente modifica dell'art. 86 del DPR 602/1973: "m‐bis) all'articolo 86, il comma 2 è sostituito dal seguente: «2. La procedura di iscrizione del fermo di beni mobili registrati è avviata dall'agente della riscossione con la notifica al debitore o ai coobbligati iscritti nei pubblici registri di una comunicazione preventiva contenente l'avviso che, in mancanza del pagamento delle somme dovute entro il termine di trenta giorni, sarà eseguito il fermo,senza necessità di ulteriore comunicazione, mediante iscrizione del provvedimento che lo dispone nei registri mobiliari,salvo che il debitore o i coobbligati, nel predetto termine, dimostrino all'agente della riscossione che il bene mobile è strumentale all'attività di impresa o della professione».
Per effetto di questo emendamento, non potranno più nei fatti essere bloccati con il "fermo amministrativo" i beni mobili registrati necessari all'attività di imprese agricole, industriali, commerciali e artigiane, quali mezzi di trasporto di persone, merci e produzioni e mezzi funzionali alla produzione, quali trattori ed altre apparecchiature. In proposito, l'Assessore alla Trasparenza del Comune di Vittoria e delegato dalla Conferenza dei Sindaci, Piero Gurrieri, ha dichiarato: "Esprimo una moderata soddisfazione per questa innovazione, che consente alle imprese, ed in particolare a quelle di minime dimensioni, di non essere più soggette ad una procedura irragionevole e perfino odiosa, che fin qui le ha private della disponibilità dei mezzi essenziali per la prosecuzione dell'attività imprenditoriale. Ora la palla passa al Senato, che mi auguro possa apportare ulteriori e più incisive integrazioni, nel senso da noi richiesto, ad un testo i cui limiti sotto sotto gli occhi di tutti. In ogni caso, il nostro impegno non si ferma e, all'indomani della pubblicazione della legge di conversione del D.L. "Fare", ci riuniremo per capire quali convergenze politiche possono determinarsi per consentire l'approvazione di tutto il nostro pacchetto".
martedì 16 luglio 2013
Il primo riscontro da parte del Presidente della Camera, on. Laura Boldrini
Tutte le e-mail con l'O.d.G. e la Proposta sono state consegnate ai destinatari, e siamo in attesa che sia stabilita una data per l'audizione richiesta.
Di seguito il primo riscontro dalla segreteria della Presidente della Camera on. Laura Boldrini:
Gentile Assessore Gurrieri,
la Presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini, ha ricevuto la sua e-mail e la ringrazia.
Al riguardo, desideriamo comunicarle che la Presidente ha disposto che copia della sua e-mail sia trasmessa alla Commissione parlamentare competente, affinché i deputati che ne fanno parte possano prenderne visione ed assumere le iniziative che riterranno appropriate. Con i migliori saluti.
La Segreteria della Presidente della Camera dei deputati
Di seguito il primo riscontro dalla segreteria della Presidente della Camera on. Laura Boldrini:
Gentile Assessore Gurrieri,
la Presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini, ha ricevuto la sua e-mail e la ringrazia.
Al riguardo, desideriamo comunicarle che la Presidente ha disposto che copia della sua e-mail sia trasmessa alla Commissione parlamentare competente, affinché i deputati che ne fanno parte possano prenderne visione ed assumere le iniziative che riterranno appropriate. Con i migliori saluti.
La Segreteria della Presidente della Camera dei deputati
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