In relazione alla protesta inscenata da alcuni giorni, di fronte il palazzo della Prefettura, da un presidio di enti ed associazioni, tra le quali Altragricoltura, Libera, Antiracket Sicilia, Sos impresa Sicilia, Articolo1, e da un imprenditore, Angelo Giacchi, si registra la presa di posizione dell'Assessore alla Trasparenza del Comune di Vittoria, e portavoce della Conferenza dei Sindaci, Piero Gurrieri: "Desidero innanzitutto associarmi al Sindaco di Vittoria, avv. Giuseppe Nicosia, nell'esprimere ai promotori di questa condivisibile iniziativa di protesta, messa in campo con generosità e senza risparmio di energie, anche la mia solidarietà. Penso che essa sia utilissima per sensibilizzare l'opinione pubblica, e per indurre finalmente la classe politica, ed in particolare quanti hanno incarichi parlamentari e di governo, e tutti coloro che possono giocare un ruolo determinante in una riforma del credito, delle esecuzioni e delle riscossioni, senza la quale è illusorio pensare di ottenere risultati concreti, ad abbandonare ogni attendismo, a misurarsi in modo diretto con queste problematiche, e ad assumere comportamenti coerenti con principi finora solo proclamati fornendo risposte adeguate a milioni di cittadini. È chiaro che non esistono scorciatoie, e che la classe politica non può pensare di scaricare su altri organi dello Stato la propria inerzia e le conseguenti contraddizioni di un sistema ingiusto che da anni sta generando e moltiplicando marginalità ed esclusione sociale. I magistrati non hanno infatti il potere, essendo chiamati ad applicare la legge, di bloccare o rimandare a tempo indeterminato la celebrazione delle aste, o di impedire, trattandosi di una possibilità incredibilmente consentita proprio dal legislatore, che a esse partecipino persone condannate per reati di mafia o di usura; inoltre, non sono stati finora posti a disposizione di procure e prefetture strumenti adeguati per non consentire la partecipazione alle aste di gruppi di speculatori spesso legati alle mafie. In secondo luogo, la classe politica non può neppure pensare di delegare ai sindaci e alle amministrazioni locali il compito di farsi carico, a valle, delle conseguenze della bancarotta di cittadini e imprese, della perdita delle loro case, della cessazione delle loro imprese e, in conclusione, di una crisi che moltiplica crisi. Quindi, tutti si assumano con trasparenza le proprie responsabilità. Esiste una proposta di legge, lanciata dall'amministrazione di Vittoria, fatta propria da centinaia di sindaci di ogni parte del paese e da numerose associazioni nazionali, tra cui proprio Libera, e trasmessa al Premier, ai Ministri e ai Presidenti delle Camere, che, se approvata, può garantire una soluzione a quasi tutte le problematiche alla base della protesta. Alcuni punti della proposta, ed in particolare alcuni di quelli riguardanti la riforma del sistema di riscossione, quali l'impignorabilità delle "uniche"abitazioni e il divieto dei fermi amministrativi sui beni mobili registrati delle imprese, il Parlamento ha recentemente legiferato, accogliendoli, mentre devono ancora essere tradotti in legge numerosi altri punti, tra cui quelli riguardanti le esecuzioni "bancarie" e la moralizzazione delle aste immobiliari. La nostra proposta è stata peraltro fatta propria e depositata sotto forma di disegno di iniziativa parlamentare da alcuni senatori del P.D., tra cui il sen. Giuseppe Lumia, e sulla stessa si registra anche una forte attenzione da parte sia del Governo siciliano che del gruppo parlamentare del M5S. Prendo atto che, su questi temi, sono state pronunciate in queste ultime ore parole impegnative da parte di parlamentari quali il sen. Giovanni Mauro e l'on. Orazio Ragusa, che peraltro è un rappresentante autorevole della formazione politica (U.D.C.) che esprime, nella persona dell'on. Gianpiero D'Alia, l'unico Ministro siciliano. Esistono quindi tutte le premesse per una approvazione rapida, con le modifiche che saranno ritenute più opportune, del pacchetto e, in rappresentanza della Conferenza dei Sindaci costituitasi a seguito della tragedia del 14/21 maggio di quest'anno, chiedo al Ministro, di farsi promotore di un Decreto Legge, così da consentire, nell'immediato, risposte concrete ed efficaci. In occasione del semestre dalla tragedia, il prossimo 21 di questo mese, ci riuniremo a Vittoria, per fare il punto su quella che mi piacerebbe fosse chiamata la "Legge Guarascio". Ci saranno i sindaci, i parlamentari che hanno sposato questa causa, i rappresentanti delle associazioni nazionali. Sarebbe un fatto importante che il Ministro potesse essere presente, assumere degli impegni concreti e concludere una giornata che può dare un senso a quanto stiamo facendo e dire alla comunità siciliana che quella tragedia non è stata inutile".
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