Non si può escludere che da qui a breve il Governo nazionale adotti un provvedimento d'urgenza di sospensione per alcuni mesi di una parte almeno delle aste immobiliari. Una speranza che sembra essere più concreta alla luce delle parole pronunciate ieri dal Premier Enrico Letta nel discorso alla Camera dei Deputati: "In Consiglio dei Ministri approveremo nuove misure per accelerare la giustizia civile, compresa una riforma complessiva delle esecuzioni". Confermo che il testo di un decreto legge che con un solo articolo sospenderebbe fino al 31 agosto 2014 le aste immobiliari che abbiano ad oggetto le uniche case di valore fino a duecentomila euro in cui sia anagraficamente residente il debitore e gli unici immobili strumentali all'esercizio delle imprese agricole, artigiane e commerciali e a tale uso concretamente adibite è stato redatto, definito e trasmesso al Governo e che dai contatti di queste ore risulta essere in corso il suo esamein sede politica e legislativa. Se il Consiglio dei Ministri decidesse di emanare quest'atto nelle more della riforma della disciplina secondo il testo del DDL proposto dalla Conferenza dei Sindaci - sostenuto da un cartello di associazioni nazionali, fatto proprio da gruppi politici di ogni collocazione e una settimana fa adottato dalla Giunta di Governo della Sicilia - concorrerebbe a salvare in tutto il paese dalla marginalità e dalla disgregazione sociale decine di migliaia di cittadini e di imprese che a causa del precipitare della crisi degli ultimi anni - e dunque a prescindere dalla propria volontà - non hanno potuto e non possono onorare i propri debiti nei confronti dello Stato e degli istituti bancari. Per questo guardiamo fiduciosi Consiglio dei Ministri: la politica e le istituzioni possono dare un segnale di buona politica e di vicinanza alle problematiche delle comunità e dei territori.
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