Lo abbiamo detto in più occasioni e qui lo ripetiamo. La nostra proposta è nata in Sicilia ma "parla" al Paese, ai territori, alle municipalità. Sono tornato da poco da un faticoso ma entusiasmante giro di incontri con sindaci ed amministratori di Città dell'Italia Centrale, in particolare dell'Emilia Romagna e della Toscana. Il 4 luglio, in Cassazione, ho verificato le modalità tecniche per aprire formalmente l'iter della iniziativa popolare. Il 5 ho incontrato gli amministratori del Comune di Bologna (ringrazio in particolare l'Assessore alla Casa Riccardo Malagoli; il 6 quelli del Comune di Reggio Emilia, con l'Assessore alle Politiche Sociali Matteo Sassi, che ha ritenuto di informare dell'iniziativa il Ministro Delrio, fino a pochi mesi fa Sindaco di quel Comune; nel pomeriggio dello stesso giorno, il Sindaco e la Giunta del Comune di Formigine (desidero ringraziare, in particolare, l'Assessore Maria Costi); il 7 luglio, il Sindaco del Comune di Modena Giorgio Pighi e, il giorno seguente, il V. Sindaco del Comune di Firenze, Stefania Saccardi, alcuni imprenditori del fiorentino e, infine, il Presidente nazionale di "Avviso Pubblico" (associazione che raggruppa centinaia di Comuni, Provincie e Regioni del Paese impegnate sui temi della legalità). Tutti hanno non solo condiviso ma spenderanno il loro attivo impegno, anche nei confronti della presidenza dell'ANCI, del Governo e degli amministratori delle città metropolitane, per far si che si possano raggiungere in tempi rapidi obbiettivi giudicati da tutti "centrali" e "comuni".
Piero Gurrieri
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