Sulla sospensione della protesta da parte di Angelo Giacchi e Giovanni Cirnigliaro, si registra l'intervento dell'Assessore Piero Gurrieri, che fa anche il punto sulle decisioni assunte nella serata di ieri a Ragusa. "Ieri sera" - racconta l'Assessore - "mi sono recato a Ragusa per incontrare Angelo Giacchi e Giovanni Cirnigliaro, che stavano ancora digiunando davanti la prefettura. Ci eravamo sentiti durante questi giorni e ieri mattina avevamo commentato insieme alcuni sviluppi della vicenda". Continua Gurrieri: "Ieri ho innanzitutto ribadito loro la solidarietà della città di Vittoria, che era già stata espressa dal sindaco, avv. Giuseppe Nicosia, invitandoli a sospendere - tenuto conto soprattutto delle loro condizioni di salute - la loro sacrosanta protesta. Sono felice dell'esito dell'incontro con il Prefetto Annunziato Vardè, delle garanzie da lui offerte e della conseguente decisione, assunta dai due amici, di sospendere il digiuno e di tornare a casa. L'opinione pubblica e le istituzioni, d'altra parte, hanno compreso perfettamente il loro messaggio e ora i gesti devono lasciare spazio alle azioni concrete. Proprio per questo, ieri sera, dopo esserci sentiti durante la giornata, la sen. Venerina Padua (Pd), il sen. Govanni Mauro (GAL), l'on. Vanessa Ferreri (M5S), l'on. Orazio Ragusa (UDC) e io, in rappresentanza delle amministrazioni che hanno sottoscritto la proposta di legge che, se approvata, costituirà la soluzione di quasi tutti i problemi a base della protesta, ci siamo incontrati e, insieme ai due amici, con cui abbiamo voluto mettere in comune questa strategia, abbiamo definito i prossimi passi. La proposta, la stessa che ieri il M5S, e prima alcuni senatori del PD (Lumia ed altri) hanno deciso di fare propria, e che in minima parte (impignorabilità prima casa e divieto fermi amministrativi su beni mobili registrati delle imprese) è stata recepita ed è legge dello Stato da settembre, sarà condivisa alla Camera e al Senato da tutti i parlamentari che desiderano essere con noi in questa battaglia di giustizia e moralità. Che subito dopo chiederanno che le (identiche) proposte siano riunite, e discusse, per una rapida approvazione del Parlamento. Se l'unità di intenti avrà la meglio sulle differenze e sulla logica delle "bandierine" raggiungeremo un grandissimo risultato e impediremo che si ripetano altre tragedie della disperazione. E il 21 novembre faremo il punto a Vittoria alla presenza di tutti, comprese le grandi associazioni nazionali che abbiamo coinvolto in questa battaglia. Ricorrono i sei mesi dalla tragedia che abbiamo vissuto ed esiste l'obbligo morale di capire se potremo riuscire, quanto meno, a fare in modo che quella perdita non sia inutile".
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